C’era una volta, la Terra.

Email Newsletter

Iscriviti per ricevere la nostra news-letter e le informazioni sulle nostre attività:

    * Required



    C’era una volta,la Terra.

    E dalla notte dei tempi girava su se stessa- E già questo era piuttosto faticoso, ci metteva un giorno intero. Ma poi le toccava girare intorno al Sole. E non vi dico, le ci voleva un anno per completare il giro. Quando arrivava l’estate era tutta sudata e spossata che non ne poteva più. Ma l’avventura non finiva qui: c’era anche la necessità di girare insieme a tutti i Pianeti suoi colleghi del sistema solare, ai Satelliti e al Sole stesso, avvoltolandosi alla periferia della via Lattea. Non sia mai si fossero fermati un pochino a riposare, era capace che venivano risucchiati nel centro della Via Lattea, con tutto il traffico e la polvere di stelle che c’era.

    Insomma una bella fatica.

    Uno guarda in cielo e pensa che sia tutto silenzio e pace, ma in realtà c’è un gran daffare anche lì.

    La Terra era molto amica di un ragazzino che si chiamava Giovannino. E spesso all’imbrunire si trovavano a chiacchierare, lui piccolino e lei grande in modo esagerato. Ma tant’è, si intendevano.

    Una  sera la Terra raccontava a Giovannino del suo girare sistematico e preciso dalla notte dei tempi, e aggiunse: ”Mi piacerebbe Giovannino caro prendermi una pausa, chessò, andare al mare.” Giovannino le rispose: “Ma il mare ce l’hai addosso, ci puoi andare mentre viaggi.”

    Tuttavia capiva che la sua amica non era contenta e per sollevarla disse: “Ok cara Terra facciamo finta che io ti mangi in un boccone. Tu così sei dentro la mia pancia, io vado al mare,  mi ci tuffo e tu ti tuffi con me.”

    Detto fatto fece una pallina dal fango che era lì vicino alla pietra dove era seduto, se la mise in tasca e andò a dormire.

    Il giorno dopo era domenica, si mise il costume sotto ai pantaloni e con la pallina di terra in tasca andò in spiaggia.

    Quando fu sulla riva prese la pallina, la ingoiò, si tolse i calzoni e la camicia e si tuffò in acqua.

    E lì successe il casino.

    Perché la Terra invece di capire che era una metafora, per seguirlo si riavvoltolò tutta.

    Le montagne finirono in mare, le città, ogni cosa.

    Tutto il mondo si girò soprasotto come un calzino.

    Giovannino disse: “… Oh Terra, ma sei scema? Metti tutto a posto per favore che così non si ragiona!”

    La Terra gli obbedì, ma la sera dopo gli confessò che si era molto, molto divertita.

    Morale: attenzione a giocare con quelli più grandi di te, che a volte pensi che siano più intelligenti di quello che sono.

    Morale 2: curiamo la Terra, ha bisogno di coccole quanto noi.

     

    Condividi questa storia, scegli tu dove!